Proteggere la propria casa da malintenzionati è fondamentale e, sempre più persone scelgono di farlo con sistemi di sicurezza passivi, come grate e inferriate.
Se anche tu vuoi che la tua famiglia sia al sicuro e stai pensando di procedere con l’installazione di inferriate di sicurezza, questo è il momento giusto grazie all’agevolazione fiscale che copre fino al 50% delle spese.
Cosa dice la norma?
La legge di Bilancio 2022, articolo 1 comma 37 lettera b, ha stabilito la proroga della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie fino al 31 dicembre 2024. Per approfondimenti: agenzia delle entrate norma fiscale detrazione
Grazie a questa norma, è possibile detrarre dall’Irpef una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato, pari al 50% delle spese, con un limite massimo di 96.000 euro per ogni immobile.
Fra gli interventi ammessi, quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, quali:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie
degli edifici - apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate o rinforzate
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- apposizione di saracinesche
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- eccetera
Come posso usufruire della detrazione fiscale?
Per usufruire della detrazione, è necessario:
- inviare, quando prevista, all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl
- pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Chi ne può usufruire?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. La detrazione è da suddividere fra tutti i soggetti aventi diritto alla detrazione, che hanno sostenuto le spese: proprietari degli immobili e titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi.
In particolare, hanno diritto alla detrazione:
- Proprietari o nudi proprietari
- Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- Inquilini o comodatari
- Soci di cooperative divise e indivise
- Imprenditori individuali (a patto che gli immobili non siano considerati beni merce o beni strumentali)
- Società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese a conduzione familiare
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
I documenti da conservare in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
Occorre conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti:
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili
- domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti
- ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’Azienda sanitaria locale, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento
Per maggiori informazioni, contatta Centro Sicurezza Casa al numero verde 800-404476 oppure richiedi un preventivo gratuito compilando direttamente il form presente sul nostro sito.
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